In merito all’articolo de Il Resto de Il Carlino di Domenica 22 Ottobre riferito all’incontro del  comitato provinciale cinghialai coi politici locali esprimiamo tutta la nostra preoccupazione non solo riguardo alle richieste dei cacciatori di cinghiale ma anche rispetto alle risposte dell’Assessore Pieroni e del presidente della Provincia Tagliolini.

A noi, e riteniamo che sia lo stesso per la stragrande maggioranza dei marchigiani, non sembra accettabile proporre una sostanziale deregolamentazione della caccia al cinghiale che è quanto i cacciatori richiedono.

Non si può parlare continuamente di turismo verde, destagionalizzazione, valorizzazione delle aree interne e poi pensare che si possano allentare controlli e regole verso un’attività che è pericolosa per la pubblica incolumità come dimostrano i tanti incidenti, spesso mortali, legati all’utilizzo di potenti carabine e all’elevata età media dei cacciatori.

Come possiamo rendere attrattivi a livello turistico i nostri territori con squadre di cacciatori e segugi che imperversano su tutto l’Appennino?

Dovremmo pensare piuttosto ad aumentare i controlli sulla caccia per rendere sicure le nostre colline e montagne per escursionisti, appassionati di funghi, raccoglitori di erbe e per i tanti che praticano attività all’aria aperta senza mettere a repentaglio la pubblica sicurezza.

La parola chiave è gestione: sanno i nostri amministratori tutelare l’interesse generale a dispetto delle pressioni della potente ma ristrettissima lobby dei cacciatori?

Sanno i nostri amministratori affrontare il complesso problema della gestione del cinghiale senza ricorrere all’unico strumento della carabina?

E’ davvero inaccettabile che coloro che sono stati la causa del problema cinghiali con introduzioni di soggetti provenienti da popolazioni balcaniche ed allevamenti illegali si ergano oggi a paladini additando il lupo (unico predatore naturale della specie) come problema.

Crediamo veramente che fare entrare nei parchi la caccia sia una buona idea?

Quale sarà il danno economico che ne deriverà per le attività turistiche? E quale quello in termini di immagine per una regione che si propone come “green”?

Lo spiegherete voi, cari amministratori, ai turisti provenienti da Olanda e Germania?

E, infine, è notizia di Sabato 21 Ottobre  la denuncia di 7 bracconieri e il sequestro di grandi quantità di carni di cinghiale e capriolo congelate, lacci e richiami elettronici illegali da parte dei Carabinieri Forestali di Jesi.

E ancora è di pochi giorni fa il ritrovamento Sabato 14 Ottobre di una carcassa di Lupo decapitata e abbandonata in una rotatoria a Pergola.

Sono segnali che il bracconaggio è un’emergenza reale.

Noi, e con noi la stragrande maggioranza di cittadini marchigiani, chiediamo di aumentare i controlli e combattere l’illegalità nel settore venatorio.

 

Pesaro, 26.10.17

 

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