La tragica conta dei morti a Gaza ormai è giunta a 56.000 persone, di cui 2/3 donne e bambini. Ma questi sono solo i corpi o i pezzi di esseri umani giunti nelle pochissime strutture sanitarie ormai al collasso. A questo numero vanno aggiunti i morti per fame, sete, malattie, ferite non curate o curate male, o seppelliti sotto le macerie, di cui probabilmente non sapremo mai nulla. Poi ci sono centinaia di migliaia feriti, di mutilati, di bambini senza più genitori, di vecchi e invalidi che non possono più nutrirsi da soli. Ogni giorno decine di persone vengono uccise dall’esercito israeliano mentre fanno la fila per una manciata di farina o per procurarsi l’acqua. Gli ospedali non hanno più farmaci, gasolio, cibo. Il governo israeliano paga persino una fazione di miliziani jihadisti che saccheggia i camion di aiuti umanitari per far ricadere le responsabilità su Hamas. Contemporaneamente in Cisgiordania i coloni, con il sostegno e la protezione dell’esercito israeliano, attaccano i villaggi palestinesi, ne incendiano le case e i campi e sparano a chiunque tenti di resistere. Lo sterminio, la pulizia etnica, il genocidio dei palestinesi è sotto i nostri occhi, grazie soprattutto ai social e ai coraggiosi reporter arabo/palestinesi, oltre a qualche onesto giornalista occidentale. Ma questo non ha nessuna importanza per l’Europa, dato che il Consiglio europeo rinuncia a prendere una posizione concreta di condanna contro Israele. Infatti, mentre si appresta a varare il 18 pacchetto di sanzioni contro la Russia, nulla accade sulla sospensione dell’accordo di cooperazione tra UE e Tel Aviv.
In questo quadro di complicità internazionale sul genocidio dei palestinesi il consiglio comunale di Fano “partorisce il topolino”. Dopo aver rinviato le due mozioni sulla Palestina e il conflitto a Gaza nel consiglio comunale del 12 giugno, non avendo raggiunto un accordo per la votazione di un testo unitario, giovedì scorso si è andati alla conta dei voti.
L’o.d.g. presentato dal consigliere Panaroni e poi sottoscritto da tutta la minoranza, che conteneva le richieste di una trentina di associazioni locali, è stato bocciato con la sola astensione della consigliera Giammarioli. Tra i banchi della destra nessuno ha motivato il voto contrario tranne il presidente del consiglio Cavalieri che, nonostante abbia ammesso che a Gaza è in corso un genocidio, ha poi dichiarato che non poteva sostenere il “riconoscimento dello Stato di Palestina” contenuto nella mozione di Panaroni. Ma la maggioranza non ha voluto nemmeno votare l’emendamento sempre del movimento 5 Stelle in cui si “esprimeva pubblicamente la propria ferma condanna alle azioni dello stato di Israele in risposta all’attacco di Hamas, che hanno prodotto decine di migliaia di vittime civili”. Quindi nessun richiamo alla condotta criminale del governo israeliano, nessun rilievo al mancato rispetto del diritto internazionale e umanitario da parte della finta democrazia mediorientale, nessun accenno al diritto dei palestinesi di avere un proprio stato autonomo e indipendente dal colonialismo e dalla persecuzione sionista. Ma un solo blando “sollecito al Governo italiano a cessare l’eventuale (avrebbero dovuto scrivere “certo”) commercio di armi con le due parti (ma quali parti, visto che solo Israele beneficia della compravendita di armi?)”
La maggioranza di destra ha tradito le aspettative di quel migliaio di persone che il 1° giugno ha sfilato per la città chiedendo sanzioni subito, il blocco delle relazioni diplomatiche e della compravendita di armi, sistemi d’arma e tecnologia, l’interruzione di ogni forma di collaborazione con qualsiasi entità israeliana.
La situazione infernale che vivono i palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, le decine di migliaia di morti, la distruzione totale della striscia, la chiara volontà della estrema destra sionista di spazzare via i palestinesi dalla loro terra, vivi o morti, non ha risvegliato il senso di umanità dei consiglieri di centro destra fanesi, che nel loro calcolo politico esprimono solo il cinismo dei governi di centro destra europei, i quali conservano nel loro d.n.a. quel gene malvagio del colonialismo e suprematismo bianco.
Fano, 30/06/2025
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