Al Sindaco
Agli Assessori
Ai Consiglieri comunali
Comune di Fano
OGGETTO: Asfaltatura pista aeroporto di Fano
Sul progetto di asfaltatura della pista dell’aeroporto di Fano è sceso un silenzio tombale. Le ultime notizie risalgono ai primi di febbraio 2025, quando il consigliere Mascarin presentò una interpellanza al Sindaco per chiedere “quali siano stati i termini e le risultanze dell’incontro con ENAC e Agenzia del Demanio, quali siano gli eventuali impegni assunti dall’Amministrazione comunale e quali i tempi e le modalità di condivisione con il Consiglio comunale e con la comunità siano stati previsti”. A queste domande l’assessora Manocchi ha risposto “è stato un pour parler”. Ma è evidente che il progetto va avanti se il 3 maggio Sindaco e Assessora rilasciano una dichiarazione alla stampa in cui dicono “presto arriveranno novità importanti da parte di Enac anche per quanto riguarda la pista“.
Ora però è necessario fare chiarezza sui termini dell’accordo, perché l’impermeabilizzazione della pista è un tema dibattuto da 30 anni, tra favorevoli e contrari. Non è accettabile che il progetto sia calato sulla testa di cittadini ignari sulle conseguenze economiche, sociali e ambientali di tale scelta o di consiglieri comunali chiamati a votare una delibera con il preavviso di pochi giorni.
Al momento ciò che è noto è che l’attuale amministrazione comunale voglia convincere Enac ad asfaltare la pista per una lunghezza di 1200 m e una larghezza di 23 m in base ad un progetto del 2013, pagato dalla Società Aeroportuale Fanum Fortunae Srl che andrebbe ovviamente adeguato rispetto ai prezzi. Tale progetto prevede anche: prolungamento e risagomatura dei raccordi; nuova segnaletica orizzontale, impianto di raccolta, allontanamento e trattamento acque meteoriche; la manutenzione della palazzina degli uffici e ristorante/bar. Rispetto al preventivo del 2013 di 2,7 milioni oggi sembra che i costi siano lievitati a 4 milioni.
A questo punto sono inevitabili alcune domande.
E’ stato predisposto un piano economico-finanziario che dimostri l’utilità economica e sociale di una tale spesa? Cosa cambierà in termini di voli (n. di decolli e atterraggi) e quindi di inquinamento acustico e dell’aria? Cambierà il tipo di aeromobili che frequenteranno lo scalo fanese? Quanti arrivi si prevedono in aggiunta allo stato attuale e che benefici reali ci saranno per le attività commerciali della città? Quale impatto avrà l’asfaltatura della pista sull’avifauna tipica delle distese erbose, con specie anche rare, soprattutto nel periodo migratorio? Quale sarà l’impatto sull’impermeabilizzazione del suolo, in particolare sull’assorbimento della CO2 e sulla ricarica della falda? O ancora, l’asfaltatura del manto erboso di quasi tre ettari, che effetti potrà avere sul microclima locale, soprattutto estivo, per i quartieri prospicenti?
Ma soprattutto, cosa dovrà dare in cambio in comune di Fano per ottenere da Enac la realizzazione del progetto?
Se, come sembra, il comune dovrà cedere al Demanio Pubblico dello Stato 83 ettari di terreni di proprietà l’operazione si configura come una rimessa certa per la comunità fanese che si verrebbe privata di un’area di grande rilevanza sotto vari profili a fronte di vantaggi quasi nulli.
Secondo fonti ben informate, infatti, la nuova pista in asfalto servirà solo a permettere le operazioni di volo in caso di pioggia prolungata, e nient’altro. Cioè, non farà alcuna differenza nell’attrarre proprietari di piccoli aeromobili di aviazione generale nel venire a Fano, anche perché il vero problema per chi fa scalo all’aeroporto “Enzo e Walter Omiccioli” è che non sa come arrivare in centro, soprattutto la domenica, dato che di solito non esistono taxi disponibili o un servizio di trasporto pubblico efficiente.
Pertanto, è necessario e urgente spendere 4 milioni di euro dei contribuenti per asfaltare la pista?
I cittadini hanno il diritto essere informati sulle scelte dell’amministrazione comunale, in particolare per quelle più problematiche e divisive. Serve chiarezza e partecipazione.
Anche perché riversare altri milioni sull’aeroporto quando sull’altro lato, il parco pubblico, promesso da anni da varie amministrazioni, è ancora un sogno di là da venire, non è più ammissibile.
Perciò chiediamo al Sindaco e alla Giunta di avviare un confronto con le associazioni, i comitati e i consigli di quartiere interessati alla questione. Chiediamo ai consiglieri comunali di fare pressione sugli amministratori per avere quelle informazioni necessarie a fare una scelta ponderata e utile al bene della comunità fanese e non solo a pochi soggetti.
Cordiali saluti
Fano, 17/05/2025
La Lupus in Fabula o.d.v.
Claudio Orazi
Argonauta – Fano
Luciano Poggiani