Non servono strutture per ciclisti nel parco, ma alberghi attrezzati a Pesaro. A proposito di De Regis: cosa ne è del registro dei conflitti di interesse?

Prima il sindaco testualmente dichiara: “Per troppo tempo è mancato il carattere della ricettività sul San Bartolo” e mette addirittura fra le criticità che “per troppo tempo si è dato più importanza alla salvaguardia ambientale”.

Poi la De Regis ci fa sapere che servono, sempre nel parco, “nuove strutture per dormire, punti di ristoro, depositi ed officine per la manutenzione delle bici e recinzioni nei percorsi”, scagliandosi contro “le norme regionali che vedrebbero nell’antropizzazione un elemento negativo, e che andrebbero sbloccate, consentendo di inserire elementi attrattivi e attrezzature per il territorio”.

Dato che ci siamo potremmo farne anche una grande riserva di caccia, chissà quanti cacciatori verrebbero da ogni dove…

Insomma, l’attacco al parco naturale del San Bartolo sembra già pronto.  Non è difficile capire chi dovrebbe essere la sua spalla in questa opera di “civilizzazione”, avendo ascoltato, al workshop degli stati generali del turismo, un esponente della lista Il Faro, cui si vorrebbe affidare il parco togliendolo all’attuale presidente, lamentarsi anch’esso delle regole, come della forestale che fa le multe, in mare ed in terra, non lasciando in pace chi vuole godersi il parco: forse in maniera illegittima, ci viene da pensare?

Ma non c’è da preoccuparsi, ci fanno sapere che non verrà deturpato il territorio, usando nientemeno che il famigerato Piano Spiaggia come metro di paragone, strumento anche questo che, secondo loro, sarebbe utile al turismo ed alle attività economiche, ma per nulla impattante ed a zero cemento.

L’arte della negazione è facile ed a disposizione di tutti, si sa, peccato che già due soprintendenze, la provincia, il quartiere, le associazioni ambientaliste e dei commercianti l’abbiano già severamente bocciato in quanto proprio in grado di snaturare il paesaggio con nuovo cemento e strutture troppo impattanti.

Eravamo presenti appunto al suddetto gruppo di lavoro sul turismo ed in realtà, responsabilmente e secondo logica, tutti i membri dei vari gruppi cicloturistici non hanno certo chiesto che si facessero bike-hotel nel parco naturale, ma che venissero attrezzati gli alberghi di Pesaro, con l’occorrente per il loro sport, ed al massimo che nel parco si intervenisse sulla segnaletica dei sentieri.

Invece su queste supposte carenze, e sul ciclo-turismo, si vorrebbe far leva per mettere le mani sul parco. Richieste legittime, insomma, su cui non si può che essere d’accordo. Che si facciano pure i bed and breakfast cui spesso accenna Ricci, se ottenuti riqualificando strutture esistenti. L’attrattività del San Bartolo risiede proprio nella bellezza della sua naturalità, che è oltre tutto tutelata dal fatto di essere un parco naturale regionale. Invece la De Regis dice di “valutare in maniera meno superficiale tutta la questione legata alla conservazione del luogo”: potremmo forse aspettarci altro, da un assessore all’urbanistica che proviene da Confindustria-settore edilizia?

A proposito, che fine ha fatto il registro dei conflitti di interesse che era uno dei punti del programma elettorale del PD? Si risponda prima a questa domanda, colmando questa lacuna, se non si vuole che si pensi male sui progetti dell’assessore…

 

Questo comunicato è sottoscritto da:
Circolo Rosso&Verde, Comitato “Salviamo il Campus”, Italia Nostra – Pesaro, “La Sinistra” – Pesaro, La Lupus in Fabula, MoVimento 5 Stelle Pesaro, Masterplan al Centro”, Sinistra Ecologia Libertà, WWF – Pesaro

 

 

Pesaro, 25 novembre 2015