PARCO MIRALFIORE: ANNO NUOVO, PROBLEMI VECCHI

– Il 2024, anno in cui Pesaro sarà Capitale della Cultura Italiana, è iniziato con le “fantasiose” ed offensive affermazioni dell’Assessore Enzo Belloni volte a screditare gli ambientalisti in genere, questa Rete ed i suoi componenti in particolare.

– Affermazioni alle quali abbiamo già replicato con un precedente comunicato stampa, mentre invece con il presente intendiamo rivolgendoci al Sindaco, alla  Giunta, all’intero Consiglio Comunale ed ai nostri concittadini, con i quali pensiamo di condividere alcuni concetti distintivi per una Pesaro Capitale della Cultura.

– Essere Capitale della Cultura a nostro avviso significa:
1- vivere in armonia in una Comunità nella quale i rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini siano improntati all’insegna del coinvolgimento, della condivisione e della solidarietà;

2- dialogare tra le parti in maniera cordiale e costruttiva, con una Pubblica Amministrazione disponibile all’ascolto e ad interagire con i vari portatori d’interesse ed i singoli cittadini, capaci di offrire collaborazione e competenza, nell’interesse dell’intera Comunità.
3- adoperarsi affinché ogni cittadino, dal primo all’ultimo, possa esprimersi ed agire a tutela del bene comune, evitando che l’interesse individuale, l’arroganza e la  menzogna possano prevalere a danno della città.

– Una Capitale della Cultura non può prescindere da questi principi, ragione per la quale le affermazioni offensive ed i comportamenti dell’Assessore Enzo Belloni non possono essere più tollerati.

– “La Voce del Miralfiore” negli ultimi anni, dopo aver offerto una collaborazione gratuita e competente, sistematicamente rifiutata in maniera sprezzante dall’assessore, ha denunciato puntualmente gli scriteriati e dannosi interventi compiuti all’interno del Parco Miralfiore e dell’Oasi Naturalistica Brilli-Cattarini.

– In nome di una vana sicurezza del Parco, è stata dimezzata la funzione eco-sistemica, ovvero ridotta sensibilmente la capacità del parco di calmierare i picchi della calura estiva, ridurre l’inquinamento acustico e lo smog.

– Un costo esorbitante a fronte di uno spaccio che non è stato minimamente scalfito, mentre “La Voce del Miralfiore” ha sempre sostenuto che sarebbe stato possibile conciliare la sicurezza dei frequentatori del Parco con la tutela del patrimonio arboreo.

– A fronte di denunce documentate, l’Assessore non avendo argomenti di difesa, ci ha sempre additati come bugiardi, offrendo una narrazione spudoratamente falsata per coprire le proprie scelte individualistiche e scriteriate in quanto prive di supporto tecnico-scientifico.

– In questo scenario ciò che sorprende è l’immunità politicamente trasversale che gode l’Assessore Belloni, difeso anche dalla Legambiente locale che dopo aver steso tappeti rossi a MMS per la realizzazione del biodigestore di Talacchio, ora in maniera del tutto coerente appoggia l’anti-ambientalismo belloniano a fronte di un conferimento d’incarico per il quale l’associazione locale risulta manifestamente priva di competenze.

– In questo scenario si sono quindi creati due fronti contrapposti:
* da una parte quello che persegue un ambientalismo votato alla tutela ed al rispetto dell’ambiente e delle Normative vigenti, nell’esclusivo interesse  della Comunità;
* dall’altra invece un ambientalismo di facciata che, privo di qualsivoglia competenza e scrupolo, ignorando Delibere Comunali, Regolamento del Verde e Norme Regionali/Nazionali, sfrutta il verde in maniera individualistica come strumento per acquisire consensi elettorali attraverso una narrazione ingannevole.

– Fino a qualche giorno fa, la schermaglia risultava impari in quanto quest’ultimo fronte, guidato dall’Assessore e da Legambiente,  può confidare su un potenziale mass-mediatico tale da vendere aceto per Brunello di Montalcino.

– Recentemente però le vicende sono radicalmente cambiate.
Infatti, prima il Consigliere di maggioranza Michele Gambini ha pubblicamente smentito le affermazioni infamanti dell’Assessore Belloni nei confronti di Andrea Fazi, uno degli ecologisti più apprezzati della nostra Regione e non solo, che ha speso la sua vita per la creazione e la difesa del Parco.
– Successivamente l’Assessore Maria Rosa Conti con delega all’Ambiente che, in una recente intervista, ha confermato che l’Assessore Belloni opera individualmente, ignorando sia ogni supporto tecnico-scientifico, che le strategie sul verde approvate dal Comune di Pesaro.

– A seguire, il prof. Fabio Salbitano, docente dell’Università di Sassari ed incaricato dal Comune di Pesaro per attuare la strategia FEVer che include anche la formulazione del nuovo Regolamento del Verde, ha aggiunto del suo.

Il professore,  afferma che:
1-  la sicurezza e la tutela del Parco possono conciliarsi senza effettuare tagli eccessivi come quelli compiuti;
2- “ Agire in questo modo non fa che dare il via al riscoppio di vegetazione infestante e rovi la cui gestione è poi difficile e implica l’uso di macchine specifiche”;

3- Una corretta gestione è possibile “Elaborando un Piano di gestione del Parco, ma soprattutto attuandolo con personale e mezzi adeguati”;
4- “Non siamo davanti ad un caso di danno irreversibile…..”.
Da questa affermazione del prof. Salbitano possiamo desumere che saranno necessari molti anni affinché la vegetazione possa risanare i danni provocati dalle “operazioni speciali” dell’assessore Belloni.

– Il Consigliere Michele Gambini, l’Assessore M.R.Conti ed il prof. Fabio Salbitano hanno di fatto confermato ciò che la Rete “La Voce del Miralfiore” sta sostenendo da anni.
Un ringraziamento quindi a tutti loro per l’onestà intellettuale dimostrata, anteposta ai loro stessi interessi partitici ed ai loro incarichi professionali.

– Per quanto sopra chiediamo, al Sindaco, alla Giunta Comunale, all’intero Consiglio Comunale e a tutti i nostri concittadini: QUALE CITTA’ VOGLIAMO ESSERE?

Pesaro, 12 gennaio 2024

LA VOCE DEL MIRALFIORE

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