VILLA CAPRILE:  Restauro giardini o mano pesante della Provincia?

Avendo visionato il progetto e letto il verbale della Conferenza dei Servizi tenuta il 7/12/2022, crediamo che se i giardini di Villa Caprile, non verranno stravolti nel loro impianto storico, idraulico, vegetazionale e dunque non perderanno il loro inestimabile valore ambientale, sarà grazie alle prescrizioni che la SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI PAESAGGIO DELLE MARCHE ha indicato nel parere di approvazione di larga massima.

Infatti il progetto originario aveva previsto una serie di interventi che a nostro avviso, e quanto sembra anche per la Soprintendenza, erano del tutto inadeguati e che possiamo così riepilogare:

  1. pavimentazione con terra e ghiaia stabilizzata tutti i giardini con la realizzazione di cordolo in acciaio corten.
  2. piantumazione dei parterre con ortaggi sia nel giardino grande che nel giardino di Atlante.
  3. Realizzazione di pergolati e piantumazione di alberi da frutta nel giardino dei Tritoni in aderenza delle serre che, inevitabilmente, non avrebbero più goduto del sole necessario per il ricovero nei mesi invernali delle piante di limoni.
  4. Sostituzione delle palme del giardino della Fontana con la cortaderia selloana o piuma della Pampa.
  5. realizzazione di una fontana moderna nel giardino posto alle spalle della villa la cui esistenza non è stata adeguatamente documentata.
  6. Realizzazione di un impianto fotovoltaico di 80mq all’inizio del viale di tassi che porta al teatrino.
  7. Realizzazione di una rampa ad andamento zigzagante per collegare esternamente i diversi livelli del giardino; quest’ultimo intervento imporrerebbe inevitabili sbancamenti ed abbattimenti di alberi che potrebbero creare problemi di dissesto idrogeologico vista la delicata geologia del San Bartolo. Il progetto prevede anche in questo caso l’uso dell’acciao corten per il contenimento della scarpata e la pavimentazione dell’intera rampa.
  8. Infine sembrerebbe del tutto dimenticato l’antico sistema idraulico che alimenta sin dal XVII sec. i giochi nei giardini, gli automi nelle grotte che grazie all’acqua emettevano suoni, e le fontane. Sempre dimenticate sono le antiche cisterne che raccolgono le acque dell’acquedotto scavato nel tufo poste sotto il giardino alle spalle della villa, dove si vorrebbe fare la fontana moderna.

Tutto ciò premesso auspichiamo che in seguito alle prescrizioni ricordate l’intero progetto venga rivisto e speriamo condiviso con la cittadinanza, prima dell’approvazione. Infatti da nostra informazione lo stesso progetto risulta ancora nella fase istruttoria  presso ’Ufficio Patrimonio edilizio – Settore A.

A questo   proposito ci sovviene un dubbio. Il  bando relativo al PNRR M1C3 – INVESTIMENTO 2.3 con cui è stato finanziato il progetto recita al comma 5 dell’art. 6 che “L’intervento dovrà essere avviato, mediante consegna dei lavori – pena revoca del finanziamento – entro il 31 gennaio 2023”; ci domandiamo dunque se l’Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino abbia avuto una deroga o se, viceversa, il finanziamento sia stato perso.

Pesaro, 7 marzo 2023

LA LUPUS IN FABULA Associazione Ambientalista