COMUNICATO STAMPA

Regolamento del Verde: un’occasione mancata

Pur apprezzando l’interessamento del Sindaco sull’alienazione della Selva Severini, dobbiamo rimarcare che anche questa volta l’amministrazione comunale di Fano non ha ritenuto opportuno confrontarsi con le associazioni ambientaliste sul testo del Regolamento del Verde prima di portarlo in consiglio comunale. Al contrario di quanto sostiene l’assessora Brunori non c’è mai stato un confronto sul testo uscito dalla commissione a cui ha partecipato il Prof. Salbitano. Ci era stato promesso un incontro a ottobre dello scorso anno, ma l’assessora si è ben guardata dal farlo, forse temendo delle critiche. Pertanto, siamo ricorsi ai consiglieri del M5S per apportare delle piccole, ma significative, modifiche al fine di migliorare il testo approvato dalla Giunta. Purtroppo, mentre il dirigente ha dato parere favorevole a tutti gli emendamenti, l’assessora ha convinto la maggioranza consigliare a bocciarli (a parte due) con una motivazione ridicola: l’assenza di personale. Il fatto che l’ufficio Verde Urbano, dal momento in cui la gestione ordinaria è passata ad Aset Spa, sia sostanzialmente senza un tecnico competente è un dato noto a tutti. Ma dopo che il concorso per agronomo, indetto un anno fa, è andato deserto, la Giunta non ha fatto nulla per mettere in organico una figura simile,  nemmeno affidando un incarico a tempo determinato. Con le centinaia di migliaia di euro impiegati in consulenze esterne per varare i progetti legati al P.N.R.R. non si sono trovati pochi spiccioli per dare un minimo di funzionalità e competenze ad un ufficio “chiave” per la qualità urbana.

Tornando agli emendamenti sono stati respinte delle integrazioni che chiedevano: che i progetti su viali e parcheggi alberati venissero redatti anche da un tecnico esperto in materia agronomico-forestale; che i nuovi parcheggi  e i camminamenti pedonali fossero realizzati in parte con materiale permeabile (es. grigliato); che, in merito alla quota di superficie da destinare a verde nei nuovi insediamenti residenziali e produttive, la percentuale delle coperture arboree e arbustive fosse vincolante; che nella potatura delle siepi si dovevano evitare scortecciamenti e sfilacciamenti sui rami a partire da un diametro di 5 cm e non 10; ecc. ecc. Queste modifiche non sarebbero gravate in alcun modo sul (inesistente) ufficio Verde Urbano, ma avrebbero migliorato la qualità e la sostenibilità ambientale dei progetti e della gestione del verde. Ora che abbiamo un Regolamento, dopo sette anni di ritardo (di cui tre imputabili all’attuale Giunta), chi lo farà rispettare, visto che l’ufficio è di fatto sguarnito di una figura professionale competente? Quanti lustri dovrà aspettare la città di Fano per avere un Censimento del verde e quindi un Piano del Verde?

Nel frattempo, decine di alberi sani di 50/70 anni vengono abbattuti e al loro posto (ma non sempre) vengono messe a dimora esili pianticelle di pochi metri, molto più piccole dei tutori che dovrebbero sostenerle. E dicono di essere green!!!

Fano, 30/03/2023

 

Il Consiglio Direttivo