Comunicato stampa

A proposito di parcheggi

Non fa bene alla città contrastare i provvedimenti che stanno migliorando alcune strade importanti dove fino a oggi i parcheggi sono stati praticamente “a tempo indeterminato” e, per decenni, sono state tranquillamente ignorate fondamentali regole di sicurezza previste dal Codice della strada.

In una città sostanzialmente priva di marciapiedi, con un’altissima presenza di veicoli a motore, i parcheggi liberi sul suolo pubblico non possono essere considerati un diritto e quelli a pagamento servono per migliorare la viabilità e offrire nuovi servizi, non per “fare cassa”. Questo vale in particolare per la sosta “a spina di pesce” che, occupando tutto lo spazio disponibile, costringe le persone a comminare sulla carreggiata a contatto delle auto in corsa. Qualcuno può ragionevolmente pensare di lasciare tutto com’è ora per esempio in viale Dante Alighieri, dove talora non si può neanche entrare in casa perché un’auto in sosta lo impedisce?  La “riconquista” degli spazi pubblici sta già avvenendo anche a Fano, ed è difficile pensare di tornare indietro là dove, al posto di auto in sosta, ora ci sono tavolini, sedie, fioriere che non solo aiutano bar e ristoranti ma rendono anche più accoglienti tanti angoli della città; e proprio per favorire l’accesso ai luoghi del commercio, della cultura e della socialità i parcheggi nelle zone più frequentate devono essere il più possibile a rotazione.

Occorre quindi cambiare abitudini consolidate, per esempio riducendo l’uso dell’auto negli spostamenti brevi e facendo qualche minuto a piedi, perché le alternative valide ci sono; lo si vede chiaramente in viale Gramsci dove ora, grazie alle “strisce blu”, chi deve recarsi in centro storico trova facilmente parcheggio anche nelle ore di punta; un provvedimento che tra l’altro rende non più giustificabile la richiesta di farne altri nell’area ex AGIP.

Gli spazi per la sosta libera servono ma vanno trovati anche razionalizzando l’esistente come nell’ex Foro boario, sottoutilizzato per le sue cattive condizioni, o in viale XII Settembre (ex capannoni del Carnevale) dove alcuni mesi fa ben il 50 % dei posti risultava occupato per l’intera giornata dalle stesse auto.

Servono però anche altri provvedimenti come maggiori controlli sulle strade, severi limiti di velocità, percorsi ciclo pedonali, ZTL, aree verdi, ecc.,  per rendere la città più vivibile per i residenti e più attraente per i turisti che apprezzano sicurezza e decoro urbano e non certo caos stradale, pericoli e inquinamento. È bene ricordare poi che il Comune di Fano, con una visione innovativa, da trent’anni sostiene il progetto ‘Città dei Bambini’ e una delle richieste più frequenti è proprio quella di aumentare le zone libere dal traffico.

Ora qualcosa si muove grazie a chi ha il coraggio di affrontare un problema senza dubbio spinoso; deve però essere chiaro che, a fronte di chi protesta senza avere una visione proiettata verso il futuro, ci sono tantissimi cittadini che apprezzano i provvedimenti che finalmente cominciano a marciare nella direzione giusta.

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