QUALE VERITA’ SUL PARCHEGGIO A VILLA MARINA?

Apprendiamo, con preoccupazione, dalla stampa locale, che la Giunta Comunale , nonostante le ripetute categoriche smentite della scorsa estate da parte dell’assessore competente, avrebbe l’intenzione di realizzare nell’ex area sportiva di Villa Marina un grande parcheggio, acquistando l’area grazie  all’accensione di un mutuo di oltre un milione di euro.

Al di là degli evidenti problemi di coerenza, che potrebbero nascondere una totale assenza di visione programmatica sulla città, ci sembra che una operazione di tal genere  comporti una serie di notevoli problemi.

Innanzi tutto  il considerevole impegno economico che ,in un momento come questo, meriterebbe una attenta valutazione delle priorità fra le quali c’è certamente anche quella del sostegno all’economia turistica, ma, anche da questo punto di vista,  sono, forse, altre le urgenze.

In seconda, ma non meno importante, battuta, la scelta dell’obiettivo che appare in aperta contraddizione con il progetto della Pesaro del 2030  quale città della bicicletta, destinataria di meritevoli riconoscimenti e di cospicui investimenti (come l’ultimo, quello sul tratto Villa Fastiggi-Torraccia)

Se l’intenzione, lodevolissima, è quella di salvare l’area in oggetto da possibili appetiti speculativi, perché ricadere per l’ennesima volta nella solita decisione di farci poi un parcheggio?

Possibile che non esistano soluzioni alternative più aperte ad una Pesaro Sostenibile? Perché non regalare alla città un’area verde, luogo di incontro dei bambini con gli anziani (fatti salvi i sacrosanti diritti dei diversamente abili per i quali si potrebbe avocare uno spazio-parcheggio riservato),oppure un’area per animazione ,compatibile con gli standard sostenibili ,di cui il nostro viale sente la mancanza stretto com’è tra fra la spiaggia e gli alberghi, rinunciando ai possibili diritti edificatori?

Una soluzione di questo tipo valorizzerebbe la zona anche dal punto di vista turistico.

D’altronde, come sembra, si pensa all’area adiacente come spazio sportivo, destinato, quindi, ai giovani e agli atleti  e pertanto non ha senso logico né educativo spingerli ad utilizzare l’auto per raggiungerlo.

Il “progetto”, inoltre, parla di un parcheggio “scambiatore”, ma sappiamo benissimo che parcheggi di tal genere hanno la loro motivazione ai limiti delle zone centrali  e non nelle zone centrali  proprio perché lo scopo è quello di evitare che le auto intasino le vie cittadine ( in quella zona, peraltro, particolarmente strette) con le dirette conseguenze legate all’inquinamento.

Se ,poi, l’idea è quella di barattare il nuovo parcheggio con la possibile (intera?) pedonalizzazione di V.le Trieste lato porto, ricordiamo che: primo: la capienza dell’area  supererebbe di molto il totale dei posti-auto persi, secondo: esiste già, a tal scopo, il parcheggio del “Curvone” che mediamente presenta (anche in estate) un centinaio di stalli liberi.

La Rete Pesaro Città Sostenibile fa, quindi, appello alla sensibilità dei consiglieri  affinché colgano questa occasione per iniziare, finalmente, una riflessione seria su quello che deve e può essere il futuro complessivo di questa città dal punto di vista urbanistico e della mobilità, aprendo un Tavolo di confronto senza steccati  e ripensando, magari, ad un nuovo strumento di pianificazione generale.

Pesaro, 16 febbraio 2021

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