INVESTIMENTI PER NUOVA VIABILITÀ’ FANO PESARO: LE COMUNITÀ’ VOGLIONO CAPIRE

Da tanti anni si parla di risolvere il problema di collegamento tra Fano e Pesaro ancora oggi affidato sostanzialmente alla SS 16 visto che l’attuale dislocazione dei caselli autostradali rende il tragitto autostradale inefficiente.

Ma con la futura possibile realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro – la cui localizzazione continua ad essere ritenuta assolutamente non idonea da parte di chi scrive –  è diventato giustamente un tema da affrontare per il bene di entrambe le comunità interessate, un tema che fortunatamente oggi, grazie ad un accordo Comune di Fano – Regione Marche, può contare anche su un finanziamento di 20 milioni deliberato dal C.I.P.E.

Il mese scorso sono state rese note le 4 ipotesi al vaglio del Comune di Fano con impatti e costi significativamente diversi. Scartando l’ipotesi insinuante della necessità elettorale, l’accelerazione sembra giustificata dal rischio di perdere i fondi stanziati e fin qui tutto bene.

Abbiamo quindi preso in considerazione le 4 ipotesi e ci accorgiamo che:

  • le 2 ipotesi di affiancamento dell’A14 prevedono la realizzazione di nuove strade nel comune di Pesaro che ad oggi non sembra essere interessato all’argomento
  • l’ipotesi di Roncosambaccio-Fosso Sejore ha un impatto ambientale devastante con la realizzazione di 2 gallerie per poi riversare tutto il traffico sulla strada panoramica del Colle Ardizio.
  • l’ipotesi Gimarra risolve solo il problema dell’attraversamento della città di Fano in quanto riversa tutto il traffico di nuovo sulla SS16 con un potenziale di autoveicoli superiore all’attuale visto che verrebbe alimentato sia dalla città di Fano che dalla nuova circonvallazione.

Aggiungiamo che nella stagione balneare il tratto della statale Fano-Pesaro diventa di fatto impraticabile, con auto parcheggiate ai margini della strada, bagnanti che l’attraversano  pericolosamente ed auto costrette a transitare a passo d’uomo.

L’associazione “La Lupus in Fabula” aveva presentato una quinta proposta che prevederebbe il collegamento con l’attuale autostrada, ma non ci risulta essere stata oggetto di valutazione.

Nel frattempo la realtà supera la fantasia e mercoledì scorso 4/8/2020 la Giunta Comunale di Fano ha approvato ufficialmente la soluzione “Gimarra” come quella da portare in approvazione in Consiglio Comunale il prossimo martedì 11 agosto. Nella delibera di viene riportato il riferimento alla delibera della Giunta Regionale n.1177 del 3/8/2020 che si basa su delibere del CIPE del 2016 e 2018 che parlano di “Individuazione del soggetto sub-attuatore e approvazione schema di convenzione nell’ambito dell’intervento denominato “Viabilità di adduzione al nuovo ospedale unico Marche Nord” per 20 milioni di Euro.

Ma come fa una circonvallazione di Fano che termina a Gimarra a risolvere il problema della viabilità per raggiungere il nuovo ospedale di Pesaro?

Ci troviamo quindi con:

  • un Comune di Fano intenzionato a procedere in autonomia sulla soluzione “Gimarra” nonostante quella soluzione non affronti il tema della “Viabilità di adduzione al nuovo ospedale unico Marche Nord” con il rischio evidente di revoca del finanziamento stesso per mancato rispetto della destinazione
  • un Comune di Pesaro che sembra disinteressarsi totalmente dell’argomento
  • una Regione Marche che appare solo preoccupata di utilizzare i finanziamenti statali, tramite il Comune di Fano, che non della loro destinazione.

Per tutto questo riteniamo che in considerazione dell’elevata dimensione dell’investimento, del forte impatto paesaggistico delle opere, ma soprattutto del rilevante impatto futuro che la scelta avrà sulle comunità locali coinvolte, sia necessario un dibattito pubblico fra le due istituzioni locali ai massimi livelli e le popolazioni coinvolte.

Invieremo a breve richiesta formale ad entrambi i Sindaci di indicarci delle date utili all’organizzazione di un confronto pubblico sul tema, il prima possibile e comunque prima dell’assunzione di qualsiasi ulteriore delibera da parte del Comune di Fano.  Un’eventuale risposta negativa acquisirebbe significato di scarsa considerazione dei  rappresentanti  politici verso le comunità che rappresentano.

Pesaro, 7 agosto 2020

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