Il TAR Marche, nell’udienza cautelare del 2 dicembre, ha sospeso il Calendario Venatorio della Provincia di Pesaro – Urbino ed il Calendario Venatorio della Regione Marche. L’ordinanza del Collegio ritiene illegittimo il prelievo “indiscriminato” del daino, senza la preventiva predisposizione dei piani di abbattimento. Ciò creerebbe un oggettivo squilibrio dell’ecosistema. L’Ordinanza ha dichiarato anche la sospensione della caccia per quanto riguarda la beccaccia, oltre il termine del 31 dicembre. Ciò, in ragione del precario stato di conservazione del volatile. Il Tribunale ritiene che sia il Piano Provinciale che il Piano Regionale sono illegittimi perché presi in violazione del parere obbligatorio dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale. La legge prevede che la Provincia e la Regione si devono obbligatoriamente servire della consulenza di questo organismo, che dispone delle più qualificate competenze tecnico-scientifiche e biologiche in materia.
Il ricorso, proposto dalle Associazioni ambientaliste Lupus in Fabula, Lega Abolizione Caccia e Verdi Ambiente e Società – V.A.S., lamenta gravi e palesi illegittimità delle deliberazioni assunte dagli organi regionali e provinciali.
L’Associazione Lupus in Fabula manifesta soddisfazione per la decisione presa dal Tribunale regionale e ritiene che la sospensione dei provvedimenti impugnati costituisca un punto di partenza estremamente incoraggiante per le Associazioni che dichiarano di voler continuare a far sentire la propria voce in ogni sede e con ogni mezzo consentito.
La nuova Giunta provinciale mostra di voler attuare pericolose politiche antiambientaliste a sostegno delle lobbies filo-venatorie.
Questo atteggiamento, a parere degli ambientalisti,sarebbe perfettamente in linea e in stretta continuità con le politiche già avviate dalla precedente Giunta Ucchielli.
Il ricorso al T.A.R. è un atto dovuto, indispensabile per arginare una nuova offensiva politica in favore delle doppiette e per contrastare scelte di gestione venatoria che privilegiano il cacciatore a discapito delle esigenze più generali di difesa dell’ecosistema.
Le Associazioni ricorrenti valuteranno, sulla base delle risultanze acquisite dal loro difensore, l’avvocato urbinate Leonardo Guidi dello studio legale Granara di Genova, l’opportunità di insistere per l’accoglimento di ulteriori profili con la proposizione di un eventuale appello al Consiglio di Stato.