Comunicato stampa

Il  rimpallo di responsabilità tra la Provincia di Pesaro ed Urbino e la Regione Marche sulla gestione delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria è paradossale. La Provincia non ha rinnovato il contratto di gestione, la Regione non ne ha stipulato uno nuovo e quindi siamo senza i dati relativi agli inquinanti in atmosfera. Così nel 2013 ci saranno sicuramente meno superamenti dei limite di legge, dal momento che avremo diverse settimane di dati non validati. Hanno trovato un bel modo di risolvere il problema delle polveri, perché dal momento che non sono misurate è come se non ci fossero!

La gestione del problema della qualità dell’aria è fatta talmente male da Regione Marche, Province e Comuni che andrebbe fatta una segnalazione alla Commissione Europea, perché valuti se sia necessario aprire una procedura di infrazione per il mancato rispetto della direttiva comunitaria  2008/50/CEE.

Tra provvedimenti che rimangono sulla carta, accordi di programma non rispettati, ordinanze non emesse, cartellonistica stradale mancante, continue deroghe gli Enti Locali che dovrebbero applicare le disposizioni del Dlgs 155/2010 per ridurre le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera, fanno poco o niente di quanto loro compete.

Se negli ultimi anni ci sono stati minori superamenti dei limiti di legge non lo si deve certo ai provvedimenti strutturali o emergenziali messi in atto da Comuni, Provincia e Regione, più preoccupati a non infastidire gli operatori economici e gli automobilisti che a tutelare la salute dei cittadini. Il ricambio del parco auto, con mezzi nuovi e meno inquinanti, condizioni climatiche più favorevoli e la riduzione del traffico motorizzato per effetto della crisi sono le principali ragioni della riduzione di alcuni fattori di inquinamento.

Resta il fatto però che lo scorso anno la centralina di Via Montegrappa a Fano (che misura una zona urbana di traffico) ha monitorato 58 superamenti, rispetto ai 35 previsti dalla legge: quindi il problema degli effetti negativi delle polveri sottili sulla salute umana esiste ancora, ed è molto grave. Non a caso il responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asur Area

Vasta 1 ribadisce: “l’importanza di mettere in atto interventi a medio e lungo termine volti a migliorare la viabilità e prevedere anche la diversa destinazione d’uso di alcune aree e attività nelle zone ad elevato traffico veicolare, specie se poste in prossimità del centro storico e di edifici ad uso scolastico e socio assistenziale”. Se ci manca un quadro completo delle inadempienze dei Comuni di Zona A, al rispetto delle deliberazioni regionali, abbiamo la consapevolezza dell’inconsistenza delle azioni poste in essere dal Comune di  Fano per allineare gli inquinanti ai valori stabiliti dalle norme vigenti. Basti ricordare che lo scorso anno l’ordinanza di limitazione alla circolazione di alcuni veicoli inquinanti adottata il 3/2/2012 non è stata mai applicata per l’assenza della segnaletica e quest’anno non è stata ancora emessa nonostante le disposizioni regionali risalgano al settembre 2012. Si potrebbe dire “tutto fumo e niente arrosto”, ma in questo caso il fumo è veramente pericoloso!

Fano, 22/1/2013

 

La Lupus in Fabula

Il V. presidente

Claudio Orazi