Tra i provvedimenti usciti dal cilindro dell’assessore Silvestri solo quello relativo all’apertura al transito di Via Nolfi-nord non ha subito modifiche e ripensamenti. Determinante in tutti i casi è stata la posizione espressa da alcuni commercianti e dal segretario della Confcommercio. Ormai è chiaro che da 6 anni a Fano non si muove foglia che Confcommercio non voglia. Da parte del Sindaco sarebbe molto più onesto e trasparente verso i cittadini chiamare Mezzottero a presiedere l’assessorato al traffico, almeno lui saprebbe esattamente cosa fare.

Silvestri invece arranca con mini provvedimenti che non risolvono un bel nulla, ma che hanno l’unico effetto di mettere sempre più in pericolo i pedoni e i ciclisti e di invitarli ad uscire con un mezzo motorizzato. Mentre a Pesaro si sperimentano i varchi elettronici (ingressi al centro storico controllati dalla telecamere) per punire chi non rispetta la Zona a Traffico Limitato ed ad Urbino hanno in progetto di fare la stessa cosa, a Fano si riaprono al traffico strade chiuse da 12 anni (Via Nolfi), si cancellano piste ciclabili (via Roma), e si costruiscono marciapiedi non percorribili dalle carrozzelle, perché troppo stretti (Viale XII settembre).

Mentre il transito nel centro storico è fuori da ogni controllo, con auto, moto, e camion che scorazzano e sostano ad ogni ora,  i cliclisti, grazie ad una campagna stampa orchestrata ad arte, sono accusati di ogni nefandezza. E’ vero che non sempre scendono dal velocipede quando attraversano le strisce pedonali, o vanno contro mano, o telefonano o svoltano a destra con il rosso. Ma non ammazzano nessuno, non inquinano, non fanno rumore, non distruggono giardini o zone naturali, non lordano luoghi di pregio storico-architettonico, non sottraggono al altri usi migliaia di chilomertri di territorio per strade e parcheggi. Sono le vittime di un sistema squilibrato che privilegia l’auto e chi ne abusa. A loro diciamo di tenere la testa alta, di non lasciarsi intimorire, di far valere i propri diritti e chiedere più infrastrutture e più servizi. La parola d’ordine è resistere. Resistere allo stra-potere dell’auto ed alla non cultura di certi amministratori che  riporta Fano indietro di vent’anni.

Fano, 27/08/2009

 

Il presidente

Claudio Orazi