COMUNICATO STAMPA

Il lupo nel mirino

Da diversi mesi è in atto una campagna denigratoria contro il lupo, una specie selvatica protetta dall’Unione Europea che ha avuto negli ultimi 50 anni una notevole crescita numerica, dopo che negli anni 60/70 era sull’orlo dell’estinzione. La cattiva fama del lupo trova le fondamenta in paure ancestrali ma anche un una pessima informazione. Tra i principali artefici di notizie allarmistiche, volutamente contraddittorie, se non addirittura false ci sono i cacciatori, che trovano come preziosi alleati alcuni allevatori e come complici alcuni giornalisti che in maniera acritica, riportano qualsiasi dichiarazione senza verificarne l’autenticità e senza il minimo contraddittorio. Per il modo venatorio il lupo è un competitore perché caccia gli stessi animali (cinghiali, caprioli) che sono oggetto di interesse da parte dei seguaci di Diana. Pertanto, ogni occasione è buona per diffondere voci o fatti che di per sé non rappresenterebbero una notizia se non ci fossero giornalisti accondiscendenti. Né una notizia potrebbe causare allarme e apprensione se le vicende non fossero gonfiate o enfatizzate e se si fornissero le dovute informazioni scientifiche. Ma invece accade che se un branco di lupi uccide un cinghiale in aperta campagna tra Montefelcino e Fontecorniale, i lupi avrebbero teso un “agguato” e il “povero” cinghiale “è stato divorato praticamente per metà” ed “era talmente malridotto che non si poteva più capire se fosse maschio o femmina”. Poi i lupi sferrano “agguati famelici di cui fanno le spese anche i cani da caccia”. A raccontare questa “non notizia” è un gruppetto di cacciatori che probabilmente stava facendo una battuta di caccia proprio al cinghiale. Un cinghiale che quindi è “povero” solo quando viene mangiato dal lupo, mentre probabilmente è un aspirante suicida quando invece viene trafitto dai pallettoni dei cacciatori. Il lupo, invece, evidentemente non conosce il bon ton, visto che mangia il cinghiale in maniera disordinata e nemmeno per intero. Ma il lupo sarebbe talmente cattivo che per difendersi da mute di cani, che vengono mandati nella “macchia” dai cacciatori, prevale nel confronto e magari ne uccide o ferisce qualcuno. La “non notizia” denigratoria si conclude con la segnalazione di “persone che i lupi li hanno visti da vicino mentre portavano a spasso il cane e se lo sono visto trascinare via”.

Morale della storia: il lupo mangia i cinghiali per nutrirsi, i cacciatori uccidono i cinghiali per divertimento, per passatempo e per mero tornaconto economico, ma a differenza dei cacciatori il lupo preferisce stare lontano dai mass media perché giustamente non si fida nemmeno di loro.

Fano, 11/01/2023

Il Consiglio direttivo