Comunicato stampa

Fano: il censimento del verde era un pesce d’aprile

Era il primo aprile di quest’anno, l’assessora al decoro urbano Barbara Brunori annunciava che l’E.S.A. (Agenzia Spaziale Europea) aveva scelto Fano per un progetto pilota con cui si sarebbe avviata “una gestione più efficiente delle piante e delle aree verdi presenti nel territorio comunale”.  Con questo progetto si sarebbero “scattate immagini satellitari che poi entreranno a far parte del Gis, così come sarà effettuata la radiografia delle singole piante indicando anche il tipo di potatura e la frequenza”. “Questo progetto” diceva la Brunori “ci permetterà di avere un data base completo del verde cittadino e formare il personale del comune e di Aset per la gestione e aggiornamento dei dati raccolti; il censimento prevede rilievi a terra e l’informatizzazione dei dati relativi”.

Sono passati sette mesi dall’annuncio e da allora nulla è stato fatto, solo tanto “bla bla bla”.

Lasciamo perdere il fatto che il progetto non sia stato partorito dagli uffici comunali ma è frutto dei buoni uffici del prof. Salbitano che ha proposto ad Esa la città di Fano, invece di un’altra città italiana, trascuriamo il fatto che il rilievo ad altissima definizione, con modalità laser scanner aereo, prodotto dal progetto può essere  sia di supporto alla pianificazione e progettazione urbana che volto alla produzione di carte tematiche di copertura arborea e permeabilità del suolo, fondamentale per identificare le isole di calore e l’efficacia della “foresta urbana” di Fano e tanto altro, ora accade che dopo sette mesi di inerzia non si sa ancora nulla dello sviluppo di tale progetto e Fano rischia di perdere un’occasione unica per la conoscenza dell’ambiente della città e una collaborazione preziosa con un del valore di 40/50 mila euro? 

In queste settimane l’amministrazione comunale fanese è impegnata al massimo per produrre e finanziare progetti (con fondi del PNRR, ma anche propri), che consistono nel rifacimento di piazze e vie, nuovi impianti sportivi e sistemazione di quelli esistenti, nuove strade e nuove scuole, piste ciclabili e parcheggi, del valore di circa 50 milioni di euro. Ma non trova i soldi per affidare l’incarico per il censimento del verde urbano. Una corretta e moderna gestione del verde, quindi, non trova spazio nell’agenda di tecnici e amministratori. Basti dire che il Regolamento del Verde dopo essere stato sotterrato da qualche cassetto due anni fa, ed essere stato revisionato da una commissione di esperti, da oltre un anno è sul tavolo del dirigente. E così siamo arrivati a sette anni di ritardo, nonostante che su questo tema siano state scritte numerose lettere di richiamo da parte delle associazioni ambientaliste e che siano state discusse interrogazioni in consiglio comunale.

Ormai è evidente che sarà la prossima giunta dover mettere mano in maniera seria alla gestione del prezioso patrimonio ambientale del comune perché la giunta Seri ormai è proiettata nell’unica direzione di realizzare opere, che comporteranno il taglio di altri alberi e la copertura di ulteriore suolo con cemento e asfalto.

Fano, 19/11/2022

 

Il Consiglio Direttivo