LACRIME DI COCCODRILLO

 La verità è una, il resto sono vuote affermazioni. In merito all’intervento di riqualificazione urbana del lato destro del Viale Martiri della Resistenza a Fossombrone, che ha già determinato l’abbattimento di 57 ippocastani, il Sindaco ha dichiarato “la relazione tecnica dell’agronomo non ha lasciato spazio ad alcuna speranza. A dire il vero ho fatto di tutto per evitare quello che sta accadendo…non ho potuto salvarli”.  Il Sindaco avrebbe dovuto dire “non ho voluto salvarli”.

Infatti, secondo l’indagine speditiva di Triage del Rischio dell’Agronomo Frontini – riferita a 47 ippocastani – soltanto otto alberi erano in codice rosso (abbattimento immediato), mentre 11 erano in codice arancio (cioè presentavano alterazioni importanti) e i restanti 28 sono stati classificati in codice giallo, verde e blu, cioè pur avendo difetti necessitavano solo di indagini strumentali o visive nell’arco di un anno per rivalutare il loro stato di salute. Quindi – quantomeno –  28 + 10 non valutati, in totale 38 ippocastani potevano essere salvati e abbattuti solo quando e se avessero mostrato pericoli di stabilità, e quindi poi eventualmente sostituiti gradualmente. Avrebbero potuto continuare a fornire i loro servizi ecosistemici, come ad esempio l’ombreggiamento. Ora quel viale sarà una landa desertica per diversi anni, perché ne serviranno almeno una decina affinché le nuove piante, ammesso che attecchiscano e non muoiano nel frattempo, ricostituiscano la superficie ombreggiante degli ippocastani.

Che il Sindaco e chiunque abbia contribuito alla decisione dell’abbattimento seriale si sentissero già “con la verità in pugno” lo dimostra anche il fatto che del “taglio di 51 piante ammalorate” si parla nella Relazione Tecnica Illustrativa datata ottobre 2020 mentre la perizia sugli ippocastanti risale solo al 4 maggio 2022.  Quindi la decisione era già presa. L’indagine speditiva del tecnico è stata la pezza giustificativa?

La sostituzione parziale avrebbe evitato anche prossime, e sempre sbagliate, capitozzature sugli esemplari mantenuti. Ovviamente il costo di gestione complessivo di quel tratto di viale sarebbe stato maggiore perché si sarebbero dovute fare verifiche periodiche dello stato di salute degli ippocastani salvati.

Concludendo il comune di Fossombrone ha fatto una scelta: ha deciso di risparmiare a danno della fruibilità del viale, dell’impatto paesaggistico, e dei benefici che 38 ippocastani, se non anche altri 11 non ancora valutati come da abbattere, avrebbero potuto ancora fornire.

E’ fortemente auspicabile che i cittadini di Fossombrone valutino e si esprimano su quanto accaduto e vigilino con attenzione su possibili future analoghe iniziative dell’Amministrazione comunale.

 13 luglio 2022

La Lupus in Fabula OdV

Associazione Ambientalista