Con un provvedimento del 29 aprile 2022 il presidente della commissione esaminatrice attesta che il concorso indetto dal comune di Fano per l’assunzione a tempo indeterminato di un funzionario tecnico specialista per il verde pubblico è andato deserto. Infatti, nonostante siano state presentate otto domande di partecipazione, nel giorno della prova scritta nessuno si è presentato. Di questi tempi appare molto strano che un impiego pubblico, a tempo indeterminato, con uno stipendio di circa 1450 euro mensili netti, sia stato snobbato. Crediamo la Giunta del comune di Fano debba fare una riflessione su cosa non abbia funzionato. In ogni caso la notizia ci preoccupa molto, perché confidavamo in questa figura professionale, affinché il comune di Fano riuscisse finalmente risollevare la gestione del verde pubblico dal baratro in cui è finita dopo la cessione della gestione operativa ad Aset Spa. Inizialmente abbiamo riposto molta fiducia nelle due assessore che si sono succedute nella delega al verde: sembrava che avessero la sensibilità per capire l’importanza di una corretta gestione tecnica, per valorizzare e accrescere le innumerevoli funzioni benefiche che svolge il verde in ambito urbano. Dopo tre anni di incontri, lettere, confronti pubblici ci rendiamo conto che la distanza tra le parole e i fatti è abissale: “il solito bla, bla, bla” per dirla alla Tumberg. Di fatto, la soluzione delle problematiche del verde pubblico, più volte rimarcate con nostri comunicati stampa, resta sempre in fondo all’agenda amministrativa, perché politicamente conviene fare altro.

Il Regolamento per il Verde Urbano che dal 2017 era finito in un cassetto, è stato aggiornato e rivisto da gruppo qualificato di tecnici, ma da un anno è sul tavolo del dirigente perché, ufficialmente, “non ha tempo per leggerlo” “perché ha progetti urgenti da seguire altrimenti si perdono i finanziamenti”.  Ma cosa c’è di più urgente di provvedimento che doveva essere adottato già sei anni fa? E non è uno spreco di soldi gestire il verde senza regole che impediscano comportamenti scorretti, danneggiamenti, abbattimenti non necessari? Quanto al Censimento del Verde, nonostante l’annuncio di un mese fa, sembra che la delibera di affidamento dell’incarico ancora non sia stata approvata in Giunta! E che dire del Piano di Riforestazione Urbana, i cui indirizzi attuativi sono stati presentati da oltre un paio di anni, ma che non ha mai visto la luce? Per non parlare poi delle piantagioni di alberi lungo vie e viali urbani, in sostituzione di quelli abbattuti: sono ormai quattro anni che non se ne vede una! Non vale nemmeno la giustificazione che ci vuole tempo perché le buone intenzioni possano maturare: vediamo che in altri settori non è così. Evidentemente i nostri amministratori non hanno capito che curare e incrementare gli alberi, i parchi e gli spazi verdi rappresenta una necessità e non un lusso, costituisce un investimento e non un costo, e ci assicura un ambiente più vivibile e vicino ai veri bisogni del genere umano.

Fano, 04/06/2022

Il Consiglio direttivo