COMPOSTAGGIO AEROBICO VS DIGESTIONE ANAEROBICA

La rete Pesaro Città Sostenibile e l’Associazione DIVERSAmente a seguito dell’incontro pubblico tenutosi il 3 dicembre sulla problematica del trattamento della FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) esprime e ribadisce alcuni punti fermi:

  • Il fatto che attualmente non esista un piano d’ambito relativo è una grave inadempienza dei nostri amministratori che, di fatto, lascia libero spazio ad ogni iniziativa senza aver recepito gli indirizzi per la corretta gestione delle diverse frazioni di rifiuti raccolte.
  • La frazione organica dei rifiuti oltre a rappresentare una quota parte significativa dei rifiuti conferiti risulta di non facile gestione per le caratteristiche di facile deperibilità. Le tecniche di trattamento utilizzabili sono ad oggi quelle di compostaggio aerobico o di digestione anaerobica.

Nel primo caso, compostaggio aerobico, la sostanza organica viene trasformata in compost che ritorna ai suoli, nel caso della digestione anaerobica, il processo è più complesso poiché consta di una prima fase in assenza di ossigeno dove la fermentazione batterica produce biogas e digestato. Il biogas è una miscela di gas che necessità di processi ulteriori per divenire poi biometano secondo le specifiche che lo rendono utilizzabile come combustibile. Il digestato è un “budino” di sostanza organica che risulta non essere utilizzabile per diversi problemi per la presenza di inquinanti. Nella relazione dell’incontro organizzato da PCS  Dott.ssa Patrizia Gentilini (Medici per l’Ambiente) ha rimarcato la pericolosità di tale digestato, sia come potenziale inquinante qualora venisse disperso che come cattivo input per la successiva fase di trattamento che deve avvenire in presenza di ossigeno per limitare o eliminare le problematiche chimico-fisiche del digestato,  affinché lo stesso possa divenire ammendante per i suoli.

  • Le indicazioni europee e nazionali forniscono la gerarchia del trattamento dei rifiuti, individuando come prioritaria la prevenzione e successivamente il recupero di materia e materiali, seguono in ultima istanza il recupero di energia e la discarica.

Nel trattamento della FORSU, quindi, risulta assolutamente da preferire la tecnologia del compostaggio aerobico che non entrando in meccanismi speculativi impedisce che i rifiuti diventino “necessari” e “risorsa” per ottenere incentivi e profitto. Solo con il compostaggio aerobico sarà possibile, infatti, agire in modo significativo sulla produzione di rifiuti organici, raggiungendo possibilmente la quota incomprimibile di rifiuti. Tali azioni porteranno beneficio a tutti i livelli, da quello ambientale, al decoro urbano e cittadino, alle filiere di produzione, alla riduzione degli sprechi e in modo significativo anche al contrasto al cambiamento climatico, agendo, di fatto, sulla riduzione di sprechi inutili di risorse ed energia e non di minor importanza, al massimo contributo al degrado ed impoverimento di sostanza organica dei suoli.

  • La risposta ai problemi addotti per giustificare la realizzazione di un grande impianto biogas quali la riduzione degli spostamenti che attualmente i nostri rifiuti compiono, si concretizza con l’adozione del compostaggio aerobico che se diffuso quanto più possibile annulla di fatto la maggior parte dei viaggi della forsu. Rendendo inutili le polemiche circa la localizzazione e il dimensionamento di un eventuale impianto.

Pesaro, 19.12.20

Articolo 1  –  Circolo Rosso & Verde  –  ENPA Pesaro Urbino –  EPMC sezione Pesaro-Urbino  –  FIAB–FOR.BICI  – G.A.S. Gruppo di Acquisto Solidale-Pesaro “Gasetto”  –  G.A.S. Gruppo di Acquisto Solidale-Pesaro “La Gluppa”   –   Gruppo Zer0  –   Guardie Zoofile ENPA  –   Italia Nostra Pesaro   –   La Lupus in Fabula  –  LIPU Pesaro  –  Movimento Sostenibilità Equità Solidarietà – Stop al consumo di suolo Pesaro – Associazione DIVERSAmente