VOTO DI COSCIENZA FERMA DOPPIETTA SELVAGGIA

Doppietta selvaggia è stata fermata da un voto di coscienza trasversale,  per il quale siamo grati al Parlamento, anche se è stato doloroso
concedere alle doppiette la prima decade di febbraio. Un voto che difende il diritto degli italiani a veder tutelata la propria sicurezza nei nostri
boschi e nelle nostre campagne, già oggi minacciata da una stagione di spari troppo lunga. E¹ quanto dichiara Annamaria Procacci, consigliere
nazionale dell¹Enpa, commentando il voto sull¹articolo 43 della Legge Comunitaria 2009. “Le cose non sarebbero potute andare diversamente ­
prosegue Procacci – in un Paese che ha gridato forte contro la cancellazione delle regole in materia di tutela della fauna; regole per il
rispetto della quali tantissime associazioni e tantissimi cittadini si sono battuti, consapevoli di rappresentare la volontà della stragrande maggioranza degli italiani che
vogliono solo pace con la natura. Nell¹anno della biodiversità, voluto dall’Assemblea dell¹Onu approvare la deregulation venatoria in nome di una pratica ludica, cioè dell’uccidere per divertimento, sarebbe equivalso a un insulto contro il
patrimonio di vita del pianeta, già tanto depauperato dalla distruzione degli habitat, dallo stravolgimento del clima, dall’inquinamento.
Da questa vicenda gli estremisti venatori dovrebbero trarre una lezione e riflettere: non è più tempo di smanie per soddisfare una minoranza della
minoranza, perchè, lo vogliamo ricordare, la deregulation è avversata anche da una parte rilevante dello stesso mondo venatorio. La nostra
gratitudine va a tutti i parlamentari di maggioranza e di opposizione che si sono impegnati per dare risposte serie ai ripetuti atti di accusa rivolti all¹Italia dall¹Unione Europea con le procedure d’infrazione; procedure causate da un intollerabile abuso della caccia, che ci ha visto maglia nera nell¹Unione. Molta strada resta da fare per assicurare una effettiva tutela agli animali selvatici; occorre impegnarsi affinché la cultura della vita e del
rispetto verso tutti gli esseri viventi si traducano in politiche coerenti e coraggiose.