Il 19 novembre 2018 il responsabile dell’Ufficio Intercomunale di Urbanistica e Lavori Pubblici del comune di Frontone, ha ordinato la sospensione dei lavori di ammodernamento della funivia Caprile – Rifugio Le Cotaline (Monte Catria).

Un sentito ringraziamento ai Carabinieri Forestali che, riscontrando irregolari ampliamenti di strade e sentieri,  sradicamento di alberi e lavori di sbancamento intorno ai sostegni dell’impianto, ha segnalato le attività non autorizzate al comune di Frontone e alla Procura di Urbino.

Né il Comune di Frontone, né la Provincia di Pesaro e Urbino sono intervenute con azioni di pronta vigilanza sulle attività messe in luce dai Forestali, nonostante le ripetute segnalazioni e sollecitazioni promosse anche dalla associazione La Lupus in Fabula, che già dal 18 ottobre, con un comunicato stampa e fotografie, pubblicati anche sul proprio sito, segnalava lo scempio in corso ai lati del tracciato della funivia: è stato un grido di allarme inascoltato. Tali ritardi e forse inadempienze di vigilanza, da parte degli enti locali, hanno comportato danni ambientali irreparabili. Eppure anche da lontano erano visibili le consistenti opere di scavo, le nuove strade e l’eccessivo abbattimento di alberi.

Quanto è accaduto  mette in luce la poca attenzione posta dalle suddette amministrazioni, che sono tra i principali sostenitori del progetto di ampliamento degli impianti da sci, un progetto che di fatto deturpa la montagna, non crea benefici duraturi per la collettività e spreca milioni di denaro pubblico.

Ora sembra che i presunti abusi possano essere giustificati da motivi di sicurezza, che è diventata la panacea a tutti gli orrori ambientali. Sarebbe scandaloso se il comune di Frontone passasse un colpo di spugna con provvedimenti in sanatoria; sarebbe l’ennesima prova di una pervicace volontà nel realizzare i nuovi impianti sciistici in totale disprezzo dei valori ambientali del Catria. Non sono, infatti, giustificabili in alcun modo ne’ l’ampiamento della strada che sale al rifugio Le Cotaline, che resta una infrastruttura di servizio all’impianto e non una pista da discesa, ne’ gli eccessivi sbancamenti per accedere al tracciato di posizionamento dei nuovi piloni.

Speriamo quindi che i Carabinieri Forestale continino con la loro opera di salvaguardia e monitoraggio sulle attività che avvengono sul Catria, per la costruzione delle opere in rispetto delle prescrizioni della Comunità Montana e della Provincia contenute nella determinazione n. 236 del 28/02/2017 a firma del dirigente Domenicucci.

 

Fano, 29/11/2018

 

Per l’associazione La Lupus in Fabula

Il V. presidente.

Claudio Orazi