Premesso che

• siamo profondamente convinti che nuove strade generano nuovo traffico anche se nell’immediato si ha l’impressione di aver raggiunto dei benefici (il nuovo Passante di Mestre è un triste ma rappresentativo esempio);

• siamo anche consapevoli che i gravi problemi di mobilità tra Pesaro e Fano, si risolvono nel breve termine solo con una infrastruttura viaria; • siamo dell’idea che la strada statale 16 debba diventare una strada a carattere urbano al servizio dei residenti, della balneazione e del turismo; • siamo certi che molto del traffico che interessa la S.S. 16 sia generato dai residenti nel comune di Pesaro che devono entrare in autostrada per andare verso sud, e dai residenti nella valle del Metauro che devono raggiungere Pesaro centro.

• siamo fortemente contrari all’ipotesi di una strada “complanare” che costituirebbe uno scempio ambientale insopportabile e uno spreco ingente di risorse pubbliche.

Preso atto che  la società Autostrade SpA si era dichiarata disponibile a prevedere due nuovi caselli nel tratto tra Pesaro e Fano come opere accessorie della terza corsia,

le associazioni la LUPUS IN FABULA, LIPU, WWF MARCHE, ARGONAUTA  ritengono che un nuovo casello nella città di Pesaro sia necessario e risolutivo dei problemi sopra evidenziati, pur se comporta qualche disagio per la popolazione che vive nei territori interessati.

Il nuovo casello è la soluzione migliore perché ha un ridotto impatto sul territorio, è velocemente cantierabile, mette una pietra tombale su ogni ipotesi di complanare. Non avendo le competenze tecniche e non conoscendo le ipotesi progettuali fin qui avanzate (da Soc. Autostrade o da altri) non ci esprimiamo sulla sua localizzazione. Non può essere il veto di un quartiere o gli opportunismi di alcuni amministratori ad ostacolare una scelta che avvantaggia i collegamenti tra le valli del Metauro e del Foglia e libera la costa da un traffico insostenibile.

Essendo un’ infrastruttura di valenza provinciale riteniamo che la Provincia ed il suo Presidente, pur esprimendosi a favore del 2’ casello, abbiano fatto troppo poco per pesare sulle futura decisione del consiglio comunale pesarese.

Comunque vadano le cose prendiamo atto che la cosiddetta mobilità dolce resta solo a livello di buoni propositi. Cosa aspetta la Provincia a prendere una decisione sulla ex ferrovia Fano Urbino, o a studiare altre ipotesi per ridurre il traffico nella zona costiera, in accordo con i comuni interessati (filovie, metropolitana adriatica, intermodalità)? Cosa aspetta il comune di Fano a dotarsi di una Piano strutturale per una rete di piste ciclabili?

Fano, 26/11/2009

Per la LUPUS IN FABULA  Claudio Orazi

LIPU Pietro Spadoni

WWF MARCHE Vittorio Palazzini

ARGONAUTA Luciano Poggiani