Giù le mani dal parco: inaccettabile la richiesta di dimissioni forzate per il presidente dell’Ente parco San Bartolo, solo per saldare una cambiale elettorale con la lista Il Faro, risalente alle ultime elezioni comunali!  Pessimo ulteriore esempio della gestione per centri di potere, già denunciata dal procuratore Palumbo

Continua l’assalto alla diligenza, nel caso specifico il tentativo di sottrarre il parco all’attuale legittimo presidente, Domenico Balducci, con il nobile intento di saldare una squallida cambiale elettorale contratta con la lista il Faro, a quanto pare presentatasi alle ultime elezioni comunali solo con lo scopo di piazzare un proprio rappresentante al comando del parco del San Bartolo.

Impossibile non ricordare come, dopo aver lanciato un proprio esponente alla guida della comunità del San Bartolo, la lista de Il Faro abbia ricevuto dal Partito Democratico, unico caso nel panorama pesarese, la possibilità di presentarsi da sola, senza concorrenti quindi, anche alle elezioni dei consigli di quartiere, accaparrandosi anche la presidenza della vecchia circoscrizione.

Insomma, ogni organismo del parco sarebbe in mano agli esponenti di questa lista, se ricevessero anche la presidenza dell’ente parco: quali interessi avranno su questo territorio? Più economici che ambientali, stando alle anticipazioni circolate a suo tempo: era già stata espressa, ad esempio, la proposta di una circonvallazione di Fiorenzuola, con conseguente cementificazione a ridosso del borgo storico (25 palazzine a due piani sotto al “Vento di Focara”) o la privatizzazione della spiaggia sottostante il paese. Come non dimentichiamo il coinvolgimento dell’aspirante presidente caldeggiato dal sindaco nelle vicende del parcheggio con chiosco a Vallugola, sul territorio del parco, e dell’ampliamento  dell’hotel Capo Est, contro cui si era battuto anche il comitato omonimo. Tutti motivi che renderebbero scontata l’inopportunità politica di affidargli proprio l’incarico di presidente del parco!

Nella città che il procuratore Palumbo denuncia essere in mano, oltre che alla corruzione, ad una gestione per cricche e centri di potere, questo caso sembra calzare a pennello.

Si vorrebbe infatti mettere da parte un amministratore definito capace, confermando pure il suo buon operato – come riconosciuto dal Sindaco –  solo per meri equilibrismi politici e dichiarati scambi elettorali: ma il voto di scambio non dovrebbe essere illegale?

La dimostrazione di ciò si ha con gli evidenti pretesti che il sindaco Ricci ha tentato di usare per questo scopo, passando dalla richiesta diretta di farsi da parte, al citare accordi dei precedenti sindaci di Pesaro e Gabicce, non confermati, fino all’appellarsi ad una delibera di giunta che vieterebbe di avere incarichi a chi è in pensione – dimenticandosi che questa non vale per gli enti regionali, come è l’Ente Parco, ma per il Comune e le partecipate – giungendo alla conclusiva minaccia di revoca, anche qui scordandosi che questa avrebbe ragione di essere solo per gravi motivi, che non solo non ci sono stati, ma anzi si è riconosciuto un certo merito nell’operato del presidente in carica.

A meno che tra questi motivi si voglia far rientrare quello che si vorrebbe considerare come uno sgarro, ovvero la richiesta, da parte del consiglio e della presidenza del parco, di applicare quella che sembra proprio una legittima VAS al nuovo piano spiaggia, nella porzione di competenza dell’ente, a causa del forte impatto che questo piano avrebbe su una zona già vincolata, SIC e ZPS. VAS che andrebbe forse applicata anche al resto del piano spiaggia, e sicuramente al PRG Light, come sostiene da tempo anche lo stesso gruppo firmatario di questo comunicato.

Non c’è molto da aggiungere, questa operazione denuncia un forte malcostume ed inopportunità politica, ma soprattutto scavalca l’unico vero organo che dovrebbe deliberare sul parco ed i suoi amministratori, ovvero il consiglio dell’Ente Parco stesso.

Troviamo inaccettabili quindi le richieste e le varie motivazioni addette per le dimissioni di Balducci, al quale chiediamo di non cedere e di rimanere al suo posto, continuando il suo servizio fino alla scadenza naturale del mandato, quando speriamo subentri qualcuno che si dimostri ancora attento alla tutela ed alla valorizzazione del parco e della sua bellezza, lontano da interessi materiali e di parte.

 

Pesaro, 13 ottobre 2015

Circolo RossoVerde, Comitato “Salviamo il Campus”, Italia Nostra – Pesaro, “La Sinistra” – Pesaro, Legambiente – Pesaro, La Lupus in Fabula, MoVimento 5 Stelle, “Pesaro,  Sinistra Ecologia Libertà, WWF – Pesaro