Cara signora Isabella, il leccio è pianta protetta ai sensi della l.r.7/85 quindi il Provvedimento di autorizzazione all’abbattimento, firmato dal Dirigente del Settore, è passato anche al vaglio del Corpo Forestale dello Stato.
La pianta non aveva la carie dei denti, ma un corpo fruttifero di ganoderma che, lo chieda all’ esperto di sua fiducia, è segno che la pianta è da abbattere urgentemente perchè può cadere. Mi stupisco anzi che la cittadinanza, che ci ha avvertito che c’era un leccio secco nella Via, non abbia segnalato una pianta in tale stato che comunque io non posso permettere resti radicata su vie cittadine. E su piante in queste condizioni – pericolose per la pubblica incolumità -purtroppo c’è poco da concordare.
Peraltro ai due abbattimenti in via Rossini seguiranno due reimpianti di alberi di leccio, già in ordinativo.
Resto a sua COMPLETA disposizione per qualsiasi chiarimento lei voglia avere perchè, da cittadina, ne ha assoluto diritto. Ma la pregherei di evitare diffamazioni e scorrettezze. Siamo professionisti seri, siamo anche noi esperti del settore.
La ringrazio comunque per l’attenzione che pone ai servizi che svolgiamo in città, perchè ci aiuta a lavorare meglio.
Abbiamo una delega che prendiamo molto seriamente, mi creda. Siamo continuamente al vaglio di cittadini che, come lei, prima giudicano e poi ci chiedono spiegazioni. Ma noi continuiamo testardamente a credere che sia possibile un approccio diverso.
 
Gabriella Malanga