Comunicato stampa

Festival della transizione ecologica: processate i combustibili fossili!

In questa settimana Fano ospita il festival dell’economia circolare e della transizione ecologica.
Sono previsti incontri che potrebbero portare dei contributi interessanti per migliorare la sensibilità in materia. Infatti, il riscaldamento climatico e la perdita di biodiversità per essere combattuti con efficacia devono essere conosciuti nella loro urgenza e gravità dalla stragrande maggioranza della popolazione. Per questo è importante diffondere la cultura scientifica ed è importante parlare di ambiente e stili di vita.
Ma nel programma ci ha particolarmente colpiti liniziativa di sabato 9 marzo al Teatro della Fortuna, dal titolo significativo: “Il processo alla transizione ecologica: un pranzo di gala o un massacro sociale?”.
Ci sembra paradossale e scandaloso che ad essere sottoposti a processo, seppure simbolico, non siano i combustibili fossili o il capitalismo iperliberista che stanno provocando un aumento di emissioni in atmosfera e lo stravolgimento del clima ma la transizione ecologica che dovrebbe essere una delle soluzioni del problema. Ecome se, ad un festival sullemancipazione femminile fosse messo sotto processo non la cultura maschilista del possesso, ma le leggi più restrittive per combattere il femminicidio. Come associazione, in fase di preparazione dellevento, avevamo fatto presente questa grossa contraddizione ma evidentemente tutto era già stato deciso.
Tra laltro viene messa sotto accusa una transizione di cui si parla molto ma attuata solo in minima parte: di fatto si processano le intenzioni.
Anche la scelta dei relatori ci lascia molto perplessi: ad accusare la transizione ecologica ci saranno ingegneri, imprenditori e giornalisti di grido tra cui  Giuliano Ferrara e Stefano Borgonovo (La Verità): due super ideologi del negazionismo climatico che la scienza sul clima, condivisa dal 98% degli scienziati, non ha mai intaccato.  Anche dalla parte dei difensori non c’è l’ombra di uno scienziato esperto di clima (Mercalli, Tozzi, Pasini, Caserini, Giorgi, Balzani, etc.) e nessun esponente di quei giovani che stanno denunciando con forza la mancanza e lurgenza di una transizione ecologica vera e che dovranno fare conti durissimi con lo stravolgimento del clima.
I giovani ci saranno nella giuria ma che opinione potranno farsi dopo aver ascoltato gli editoriali negazionisti della destra nostrana, senza poterli confrontare con esperti che si occupano in modo scientifico del problema?
Sarebbe ora di coinvolgere i giovani non in processi virtuali ma in progetti concreti che potrebbero riguardare ad esempio le scuole dove studiano dove, nella maggior parte dei casi, ancora non si fa una raccolta differenziata degna di questo nome, con edifici che sono un colabrodo energetico, in cui spesso si sta con le finestre aperte e i termosifoni accesi, senza un pannello fotovoltaico sui tetti.
Considerando le posizioni dei vari ospiti probabilmente nessuno metterà in discussione il nostro livello di consumi e soprattutto il modello economico capitalista che sta provocando una pluralità di crisi ambientali che vanno anche oltre lemergenza climatica. Tornando al titolo, per noi la transizione ecologica non è né un pranzo di gala, né un massacro sociale ma una necessità urgentissima e inderogabile. Non ci sarebbe bisogno di alcun massacro sociale: basterebbe trovare risorse dai miliardi di sussidi ancora elargiti ai produttori di energie fossili, dallevasione fiscale, sparita dallagenda politica, dalle spese in armamenti, in grande aumento anche in Italia e in Europa. Mille miliardi spesi nel mondo, in un anno, per le armi sono non solo un massacro sociale ma anche umanitario come testimoniano ogni giorno le notizie che ci giungono dai vari fronti di guerra.

06/03/2024 Il consiglio direttivo