Tutti a mare? Le spiagge libere non si toccano

Le spiagge sono un bene demaniale, un bene pubblico, un bene comune per eccellenza, disciplinarne l’uso significa trovare soluzioni che possano rispondere in modo equo alle esigenze di tutti i cittadini.

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, la Regione Marche con delibera D.G.R. 568/2020 ha consentito ai Comuni, in via eccezionale e temporanea, l’assegnazione di tratti di spiaggia libera agli stabilimenti balneari ed alle attività di bar e ristorazione.

Il Comune di Fano, con DGC n°93 del 28.05.2020, ha già concesso delle deroghe e deliberato in materia, con delle esclusioni:

“non potranno essere assegnate in concessione temporanea le spiagge libere esistenti all’interno dell’area floristica/Rete Natura 2000 e nelle “aree centrali” del centro urbano e delle frazioni, in particolare:

  • Fosso Sejore – dal confine con il Comune di Pesaro fino al termine dell’area floristica; ·
  • Area urbana – Lido, Sassonia fino alla foce del fiume Metauro; ·
  • Torrette – da “bagni Hermes” fino al camping Stella Maris escluso;
  • Pontesasso – dal sottopasso carrabile fino al confine con il Comune di Mondolfo. “

 Allo stato attuale le spiagge libere nel lungomare di Fano sono solo il 20% del totale di quelle balneabili. una delle percentuali più basse di tutta la regione Marche.

Si chiede accoratamente che non vengano fatte altre deroghe. Mettere al primo posto le richieste di coloro che svolgono attività economiche (pochi), mettendo in secondo piano le esigenze dei cittadini (molti) che vogliono sentirsi liberi di andare in spiaggia senza pagare (sia per scelta, sia per necessità perché non possono permetterselo) non ci pare giusto.

Riducendo ancora gli spazi si penalizzano in maniera vergognosa i fruitori delle spiagge libere, che dovranno stare ammassati o addirittura rinunciare ad andare al mare.

 E’ nostro parere che una amministrazione comunale debba pensare prima agli interessi dei più deboli e svantaggiati e non privilegiare  unicamente le attività economiche.

L’emergenza Covid-19 ha penalizzato tutti, ma soprattutto i lavoratori e la gente comune che fa fatica ad arrivare a fine mese.

Crediamo che il problema della mancanza di ombrelloni possa essere risolto con un accordo fra albergatori e bagnini senza sacrificare i diritti di chi frequenta le spiagge libere.

Fano, 28 luglio 2020

La Lupus in Fabula

Il Consiglio Direttivo