**Articolo pubblicato sul Carlino Pesaro dell’ 11/9/2012**
STANNO ammazzando con scientificità l’unico bene che abbiamo: le nostre colline. Un’altra colata di silicio è prevista tra Mombaroccio e Fossombrone. Scrivono Lupus in Fabula, Argonauta e altre associazione attraverso l’avvocato Gianluca Sposito: «La sottrazione di bellezza, di ricchezza e di futuro, avvantaggia alcuni privati, sempre gli stessi, che sfruttando incentivi unici in Europa, speculano sulla produzione di energie rinnovabili coprendo con impianti fotovoltaici le nostre colline più belle, invece dei tetti delle case o delle fabbriche.
La disinvoltura e la superficialità, per non dire peggio, con cui la Provincia ha per lungo tempo valutato le richieste di autorizzazione ha permesso la costruzione di impianti con potenza di poco inferiore ad 1 mwh, spesso distanti pochi metri tra loro, senza la valutazione di impatto ambientale e quindi senza il coinvolgimento e la consultazione delle popolazioni del luogo».
«MA C’È DI PEGGIO. Ci sono amministratori pubblici che sono disponibili ad architettare compravendite di terreni, aggirando lo spirito e le finalità del quinto conto energia, per consentire alle ditte che hanno in mano le autorizzazioni di conseguire maggiori introiti dalla vendita dell’energia. Lo hanno fatto i consiglieri del comune di Mombaroccio che il 17 agosto hanno votato a favore della delibera n. 22 in cui si stabilisce che il Comune acquisterà da alcuni privati la nuda proprietà di ben 7 terreni pagandoli solo 1 euro, sui quali poco prima sarà iscritto un diritto di superficie di 25 anni a favore di altrettante ditte, tutte facenti parte dello stesso gruppo imprenditoriale, per la costruzione di impianti fotovoltaici a terra. Il comune di Mombaroccio per questo “favore” intascherà una tantum la somma di 235.000 euro o in opere pubbliche, e per 21 anni si impegnerà a non cedere la nuda proprietà dei terreni. Il bello è che cinque dei sette terreni sono nel territorio dei comuni di Fossombrone, Acqualagna, Macerata Feltria e Petriano, che di fatto subiranno il danno ambientale, ma sarà il comune di Mombaroccio ad intascare circa 35.000 euro per ogni terreno a titolo di compensazione ambientale. Se per compiacere ad alcuni privati si rinuncia a perseguire il bene comune».
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