Centrale a biomasse di Schieppe di Orciano:
la posizione di Lupus in Fabula

La battaglia di chi si oppone alla realizzazione della centrale a biomasse di Schieppe di Orciano sta attraversando una fase cruciale. Si sta infatti tutti col fiato sospeso in attesa di sentire quale verdetto pronuncerà la Regione in merito alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
L’Associazione la “Lupus in Fabula” ha presentato, entro i termini stabiliti dalla normativa, le osservazioni in merito al progetto presentato dalla ditta Waferzoo. Le perplessità sono molte, e non sono legate solo al rischio di emissioni pericolose.
Sebbene le biomasse siano attualmente la fonte di energia rinnovabile che più di ogni altra riesce a fornire consistenti quantità di energia con impianti relativamente piccoli, questo non vuol dire che esse siano sostenibili per definizione.

Una centrale a biomasse gia' in funzione

Gli impatti derivanti dall’uso delle biomasse, a fini energetici, vengono spesso sottostimati in quanto si tende a valutare semplicemente gli effetti legati al processo di produzione di energia, senza considerare tutte le interazioni con ambiente e territorio precedenti e successive alle fasi di produzione energetica in senso stretto. Per questo le osservazioni della Lupus si sono in parte concentrate sul dimostrare come nella documentazione presentata dalla ditta manchino completamente elementi che dimostrino la fattibilità della centrale da un punto di vista territoriale (e non semplicemente impiantistico).
Un altro punto su cui bisognerebbe porre l’attenzione è l’assenza, nel progetto presentato, delle parti inerenti il recupero di calore. Di fatto quello di Schieppe non è un impianto di cogenerazione e parlare di “migliore tecnologia applicabile” per le biomasse quando manca la cogenerazione è semplicemente assurdo. Che fine farà il calore prodotto (in termini energetici quattro volte maggiore dell’energia elettrica?): se verrà disperso, è necessario valutare gli effetti di tale dispersione sull’ambiente (cosa che al momento non è stata fatta). Se invece verrà recuperato, sarà necessario valutare gli effetti (con opportuna procedura di VIA) degli impianti di recupero.
Le osservazioni della Lupus si sono poi concentrate su altri aspetti non secondari, come l’approvvigionamento di biomassa e il traffico veicolare indotto dall’impianto, tutti aspetti trattati solo sommariamente (e in maniera tutt’altro che oggettiva) nella documentazione presentata dalla ditta. La sommarietà della documentazione presentata si riscontra anche nel fatto che non sono state prese in considerazioni altre alternative progettuali, e non è stato neanche analizzato quali elementi potessero essere oggetto di variazione per minimizzare gli impatti (come ad esempio localizzazione o dimensionamento dell’impianto).
Ora non ci resta che aspettare la decisiva sentenza della Regione: l’autorizzazione relativa alla VIA rappresenta infatti un elemento vincolante per la realizzazione dell’impianto. Finché l’Ente regionale non avrà deciso, non ci resta che sperare che la decisione sia saggia e che faccia prevalere gli interessi collettivi su quelli particolari.

Cagli, 07/11/2005

LA LUPUS IN FABULA onlus
Il consiglio direttivo

Per approfondire la nostra posizione questo e' il documento con le osservazioni presentate da Lupus in Fabula

 

Scrivi alla Lupus Home Page Lupus in Fabula