Svuotano il lago: e' strage

Il vergognoso problema che in questi giorni ha investito il lago artificiale di Ca’ Porcaria nel Comune di Cagli, lo ricordiamo: centinaia di pesci morti o boccheggianti nelle pozze d’acqua rimaste dopo lo svuotamento, non è altro se non l’ulteriore dimostrazione delle superficiali politiche di tutela ambientale e di controllo sul territorio che la Provincia, massimo ente competente per materia, sta attuando ormai da lungo tempo. Una conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, della totale mancanza di sensibilità rispetto alle questioni ambientali. Proprio ieri il Presidente Ucchielli si dichiarava ecologista e amante della natura, ma, visti i risultati, a questo punto dobbiamo farci venire il dubbio sul cosa il Presidente intenda per ecologia. Di certo c’è, invece, che negli ultimi anni i nostri corsi d’acqua sono stati continuamente interessati da interventi invasivi che spesso ne hanno alterato gli equilibri vitali.
Strage di pesci a valle del lago artificiale di Ca' Porcaria - Cagli (PU)

E’ successo lo scorso anno in un tratto del fiume Cesano, dove le ruspe hanno lavorato all’interno dell’alveo interrompendo il libero deflusso delle acque, è successo lungo il fiume Burano dove l’asse fluviale è stato addirittura modificato, è successo lungo il Metauro dove la ditta che eseguiva i lavori era anche riuscita a costruire una camionabile all’interno dell’alveo che guarda caso portava dritta dentro un frantoio, è accaduto quest’anno sul Biscubio e sull’Apsa. Interventi, alcuni dei quali, appaltati dalla Provincia stessa che si è poi trovata anche a dover sanzionare le ditte che eseguivano i lavori, ma quando il danno era già irreparabile. Una dimostrazione di capacità di controllo quasi nulla. Sembra esserci una propensione a considerare la fauna ittica e la flora ripariale come fastidiose presenze, sottoprodotti di ecosistemi,fiumi e laghi, già destinati esclusivamente allo sfruttamento. Ed ora questo, il lago di Ca’ Porcaria,dove se è vero che la provincia ha solo dichiarato lo stato di pericolosità è anche vero che sarebbe stato opportuno approntare tutte le misure per salvare la fauna ittica e, ovviamente, non solo grazie all’aiuto di volontari. Evidentemente la riunione tenutasi in provincia qualche settimana fa su questi temi non ha dato nessun frutto. Lungo il percorso seguito dalle acque lasciate defluire, per centinaia di metri, si trova ciò che resta dei pesci del lago. Ovviamente una strage. Una situazione paradossale e inverosimile: paradossale in quanto il committente dei lavori è l’Istituto di Sostentamento del Clero, che ancora una volta, nella zona di Cagli si trova al centro di questioni legate ad una discutibile gestione dei propri beni: prima le cave ora la strage di pesci; inverosimile in quanto tutto è avvenuto in una zona sottoposta a Vincolo Monumentale, così come ribadito dal Consiglio di Stato proprio questi giorni, una zona dove ogni dinamica dovrebbe essere tarata con precisione. La Lupus in Fabula sta verificando se esistono estremi per una denuncia fosse anche solo quella per maltrattamento degli animali.


La Lupus in Fabula
Luca Orciani

Cagli, lì 03.09.04

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