Inverno 2005: le conseguenze della grande nevicata sugli animali
La grande nevicata di fine gennaio nell'Appenino centrale e le altre numerose precipitazioni nevose delle settimane successive hanno interessato anche la provincia di Pesaro e Urbino. Un paesaggio spettacolare per molti, l'emozione di un evento storico, ma anche disagi e freddo per tante persone, sofferenza, fame e morte per tantissimi animali d'allevamento e ancor più selvatici.
Lupus in Fabula e le altre grandi associazioni operative nella Regione Marche stanno elaborando un documento da sottoporre alle amministrazioni competenti per la sospensione della caccia ad alcune specie nella prossima stagione venatoria. Alcuni animali, per la loro natura, sono estremamente sensibili alle variazioni ambientali che causano mancanza di cibo e limitazioni nei movimenti, e in qualche caso addirittura il soffocamento.

Un cavallo nella tormenta sulle colline cagliesi
La mortalità raggiunge il suo picco nelle settimane successive agli eventi meteorici più importanti, causate dall'indebolimento dell'organismo. Nei cervidi come il daino e il capriolo proprio i maschi adulti, riprodottisi nell'autunno, sono i più esposti alla mortalità date che le battaglie sostenute per il dominio sulle femmine gli avevo già anzitempo provocato un grosso dispendio di energie. Le specie che necessitano assolutamente di essere sottratti dall'ignobile esercizio di caccia sono appunto il daino e il capriolo, ma anche la volpe e la lepre.

Andrea Pellegrini – consiglio direttivo Lupus in Fabula

 

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