Caccia: no ad apertura anticipata e a deroghe

Anche quest’anno non sono mancate le polemiche per l’apertura ufficiale della stagiona venatoria, di domenica 21 settembre. Da abbiamo un lato i cacciatori che si sentono falsamente perseguitati e reclamano un’attività venatoria con poche regole; dall’altra gli amanti degli animali che pretendono il rispetto della legge quadro nazionale; in mezzo le regioni che, come le Marche, sono ostaggio delle pressioni del mondo venatorio e trasformano quelle che dovrebbero essere delle eccezioni scientificamente motivate, in normalità e consuetudine, rischiando pesantissime sanzioni dall’Unione Europea.
In effetti la pre-apertura al 3 di settembre e la caccia in deroga a piccoli uccelli come il fringuello, non trovano né giustificazioni scientifiche, né economiche (come quella dei danni all’agricoltura da parte di alcune specie) ma sono il contentino per tenere buoni migliaia di cacciatori con la “febbre da sparo”. La Giunta della Regione Marche consente per la stagione venatoria 2008/2009 l’uccisione di 264.000 fringuelli, che sono uccelli che pesano meno della cartuccia con cui verranno sparati, giustificando tale attività come “culturale e ricreativa” in nome di una assurda e anacronistica “caccia tradizionale ai passeracei minori presenti nel territorio marchigiano”.
Contro questa decisione, sancita dalla D.G.R. n. 963 del 14/7/2008, l’associazione ambientalista La Lupus in Fabula ha scritto una lettera alla Commissione Europea di Brussels denunciando i fatti e chiedendo la verifica del rispetto, da parte della Regione Marche, della Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici (79/409/CEE) e chiedendo, nel caso, l’apertura di una procedura d’infrazione.
In particolare si contesta la carenza di motivazione della caccia in deroga (il fringuello è una specie protetta) e l’organizzazione dei controlli, che di fatto non permette la verifica puntuale dei capi abbattuti (allegata lettera).
Inoltre per protestare contro l’attuale gestione “liberista” della caccia da parte di molte regioni italiane e contro le proposte di modifica della Legge 157/92 (legge quadro sulla caccia), alcuni soci della Lupus hanno partecipato alla manifestazione nazionale di Vicenza del 20 settembre, che aveva come slogan “Fuori i cacciatori da casa nostra”.
Fano, 19/8/2008

IL PRESIDENTE

Leggi qui la lettera inviata alla Commissione Europea


 

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