In questi giorni di festa e di regali si potrebbe compiere una buona azione, adottare un cane o un gatto, e fare felici tante persone: bambini ma anche anziani,  single ma anche intere famiglie. L’amicizia di un animale arricchisce la nostra vita: la sua presenza richiede tuttavia dei piccoli sacrifici ricambiati comunque da fedeltà e affetto. Un animale diventa a tutti gli effetti un membro della famiglia, che vuole essere coinvolto e considerato come tale. Purtroppo molti cani restano in un angolo, in una piccola gabbia o peggio attaccati ad una catena, e viene negato loro anche la gioia di una passeggiata. Questo genere di crudeltà è la prima conseguenza degli errori che si commettono al momento del primo approccio, quando l’animale viene paragonato ad un oggetto. Occorre ricordarsi che gli amici non si comprano e che quindi pagare per averli nella nostra vita è qualcosa che potrebbe innescare ragionamenti sbagliati e che soprattutto ci priva della soddisfazione di abbinare alla buona azione di trovare un nuovo amico, quella di dare una famiglia ad un cane rinchiuso nel canile o un gatto che sta nel gattile. Non è vero che cani o gatti già grandi non possano integrarsi con un nuovo padrone o una nuova famiglia, o che siano problematici nei confronti dei bambini. Andate in un canile o in un gattile e i gestori sapranno parlarvi del carattere di ogni animale e aiutarvi a scegliere quello giusto. Adottare un cane che vive in canile significa dare una nuova possibilità a chi dagli uomini è stato tradito, e l’amore che avrete indietro sarà infinito. Adottare un cane che vive in un canile aiuta anche a risolvere il problema del randagismo che ha un costo sociale ed economico non indifferente per la collettività; solo nella provincia di Pesaro e Urbino i comuni e le comunità montane spendono quasi un milione di euro all’anno per finanziare le strutture che accolgono i cani abbandonati.